ACTING ON CAM
Dario Acocella
L’attore e la conoscenza della macchina da presa.
La recitazione cinematografica non è uno spazio libero, la cinepresa è attenta ai dettagli di ogni singolo muscolo del viso e del corpo, e costringe l’attore a movimenti più misurati e precisi. Un lavoro complesso, preciso, che non si può improvvisare e che, soprattutto, differisce diametralmente dal semplice lavoro su se stessi quali interpreti.
Quando un attore si trova per la prima volta davanti una macchina da presa l’incertezza e l’incapacità di creare empatia verso quest’ultima, prende spesso il sopravvento. Difficilmente ci si rende conto di quanto l’occhio della camera sia vicino ed indagatore. Ed ecco che i difetti della nostra recitazione escono immediatamente allo scoperto. Quasi subito per compensare l’ansia si tende ad iper – esprimere e ad iper – recitare, con la conseguenza di apparire meccanici o eccessivi. E’invece necessario comprendere con chiarezza la potenza dello strumento, così da poter ottenere il massimo, sfrondando la propria interpretazione da qualunque “surplus” invisibile alla camera.
Il workshop si articolerà in tre incontri, per un totale di 12 ore, durante le quali si farà un lavoro mirato per modellare ed elevare il proprio potenziale di “interpreti” in favore della macchina da presa.
26 Aprile
Conoscenza del gruppo.
La macchina da presa: questa sconosciuta (nozioni di base e introduzione all’acting on cam). Visione contributi ed analisi individuale sul livello di preparazione e assegnazione scene. Analisi degli errori più comuni.
27 aprile
Studio delle scene assegnate, analisi differenze con e senza macchina da presa. Lo spazio scenico sul set, il visibile e l’invisibile.
Direzione intensa delle scene.
28 Aprile
Messa in scena davanti alla macchina da presa.
Al termine del corso ad ogni allievo verrà consegnata una clip con le scene girate per arricchire il proprio bagaglio personale, ma anche il proprio showreel.